Cina 2011

Cina 2011

prova

In questo blog voglio mostrare il mondo come l'ho visto non solo in sella ad una bicicletta, ma con una filosofia di viaggio "lento" che ben si riconosce in questa frase: "Il cicloturismo è lo stile di viaggio di chi non divora ma gusta, non tracanna ma sorseggia, non guarda ma vede dentro, non fugge ma si ferma."

Karakoram Highway (Pakistan-Cina) 2001 (bici)

Come nel mio caso che, dopo essermi “messo alla prova” con un viaggio in bici in Costarica, ho visto che potevo affrontare l’Alaska, anche Paola, superato il banco di prova del Wyoming,  era pronta per una vera impresa!
E che impresa! Infatti si trattava di farci la mitica Karakoram Highway, la strada che, passando tra le catene montuose dell’Himalaya, del Karakorum e del Pamir, collega il Pakistan alla Cina.
Arrivati  in aereo a Islamabad e raggiunta Gilgit in pulmann, abbiamo iniziato la pedalata lungo l’ultimo tratto (di 600 km, da Gilgit a Kashgar) della Karakoram Highway. 
Partendo da Gilgit, a quota 1800 metri, abbiamo seguito il corso del fiume Hunza e ci siamo addentrati nell’omonima vallata, con un percorso caratterizzato da numerosi saliscendi (la strada spesso abbandona il fiume per inerpicarsi in aspre salite), da temperature altissime e da continue frane, che spesso ne impediscono il passaggio fino all’arrivo di squadre di intervento.
Con medie di 40 km al giorno, abbiamo raggiunto dapprima Karimabad, antica capitale del popolo Hunza e, successivamente, Sost, ultimo paese in territorio pakistano, ai piedi del passo Kunjerab, posto all’altezza di 4750 metri.
Grazie all’acclimatamento della settimana necessaria per arrivare a questa tappa, siamo riusciti a giungere al passo in 2 giorni, sotto una leggera nevicata, ma, non abbiamo potuto festeggiare molto perché, al confine cinese, ci è stato proibito di percorrere in bici i 100 km rimanenti per Tashkorgan, prima città cinese sulla Karakoram Highway. Trasportati da un camion abbiamo ripreso a pedalare da quest’ultima città, entrando nel territorio del Pamir.
Si può dire che l’avventura vera e propria, nonostante tutto, sia iniziata da qui, data l’assoluta mancanza di qualsiasi centro abitato e di punti di rifornimento per centinaia di km; inoltre  è stato necessario l’attraversamento di un ulteriore passo a 4200 metri e abbiamo spesso dovuto affrontare condizioni ambientali molto dure che, un paio di volte, hanno portato a violente tempeste di vento e a pericolose frane lungo il percorso.


Siamo però riusciti a raggiungere, e ad ammirare, il lago KaraKul, situato a 3300 metri ai piedi del monte Muztag (7800 metri), le montagne di sabbia del Kumtag e a terminare il viaggio a Kashgar, la prima vera città incontrata dopo 600 km, tappa storica lungo la Via della Seta.


Osservando le distanze che ci attendono partendo da Gilgit.

La strada scavata nella roccia subito dopo Gilgit

Ed è subito molto dura...


Coltivazioni strappate alla roccia lungo la Hunza Valley

Il monte Rakaposhi (7790 m.) visto da Karimabad

Invitati a bere un tè da una famiglia Hunza

Anziana di etnia Hunza


Strada  ripulita da recente frana appena lasciata Sost (Pakistan)

Torrente che attraversa la KKH....

Spettacolari panorami nei pressi di Passu

Ponte sospeso

In cima al Kunjerab Pass (4730 m.)

Ok, sono in Cina. E adesso dove vado?

L'altopiano del Pamir (Cina)

Donna e bambino di etnia Tajika

Campeggio (a 3500 m.) prima di affrontare il passo Subash (4100 m.)

Superato il passo Subasch (4100 m.)

Il lago Karakul (3300 m.) (Cina)


Le incredibili e gigantesche dune di sabbia sulle rive del lago Bulunkul
(a circa 30 km dal lago Karakul)




Lasciate le montagne, bisogna attraversare un pezzo di deserto
 prima di arrivare a Kashgar

Tornati alla civiltà!

Kashgar (Cina) .
Termine della Karakoram Highway e del nostro viaggio.

Anche se ormai io sono diventato un classico pastore locale!

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