Provato a me stesso che ero capace di affrontare un viaggio in bici con bagagli al seguito, ho deciso, l’anno seguente, di fare le cose sul serio. Da tanti anni sognavo di visitare l’Alaska, ma muoversi con mezzi pubblici (come facevo usualmente) comportava perdersi la spettacolarità dei panorami attraversati, mentre noleggiare una macchina o un camper andava molto oltre le mie capacita economiche. Però la mia recente scoperta della bicicletta come mezzo per viaggiare e il grande entusiasmo che ne era derivato, mi avevano aperto le porte anche a questo angolo remoto e selvaggio degli Stati Uniti!
Partendo da Anchorage, ho attraversato la penisola Kenai, dove sono avvenuti i primi contatti con alci, capre delle nevi e cartelli indicatori di presenza orsi (da cui la necessità di prendere le opportune precauzioni in campeggio). Dopo un trekking all’interno della penisola, ho preso il traghetto che passa per il Parco Nazionale Kenai Fjords (con avvistamenti di balene, orche e lontre marine) per trasferirmi sulla costa a Valdez, da dove è ripresa la pedalata in direzione di Fairbanks.
Attraversato il duro passo Thompson sulla catena montuosa Wrangell-St Elias, ho fatto una deviazione per Chitina, paese ai margini del Parco Nazionale Wrangell, un tempo abitato da minatori e ora ripopolato (circa 20 abitanti) da americani fuggiti dallo stress delle grandi città.
Tornato sulla strada principale, dopo 200 km, l’ho lasciata nuovamente per percorrere la Denali Highway, la vecchia autostrada che conduceva al Parco Denali, ora non più utilizzata a causa del fondo sterrato e dalla mancanza di punti d’appoggio lungo tutti i suoi 210 km. Dopo 3 duri giorni in cui gli unici incontri sono stati con pescatori e cacciatori di caribù, ho raggiunto il Parco Nazionale Denali, dove la bici è stata caricata sugli autobus che percorrono l’unica strada del Parco e scaricata all’ultimo campo, in vista del monte Denali. Da qui è ripresa la pedalata per ripercorrere in senso contrario la strada del parco. Ciò, però, è stato possibile solo dopo un corso concentrato di un’ora tenuto da un ranger su come comportarsi con gli orsi (sia per evitare incontri, sia come reagire nel caso questi avvenissero), dato che nel parco si ha la densità maggiore di grizzlies di tutta l’Alaska. Comunque non ho corso rischi di questo tipo, anche se la pedalata è stata osteggiata da 3 giorni di tempo veramente pessimo, e spesso penso di essere stato io l’attrazione principale dei turisti, intento a pedalare sotto l’acqua, bardato per il freddo e a combattere con il fango.
Gli ultimi 300 km per tornare ad Anchorage sono stati quelli più facili, anche se si è verificata, il penultimo giorno, la tanto temuta (per tutto il viaggio) visita notturna, mentre ero in tenda, da parte di un orso, con esito finale positivo grazie agli accorgimenti insegnatimi dai rangers del Denali.
Come ho fatto? Semplice, gli orsi non amano gli incontri con gli esseri umani e diventano pericolosi se si ritrovano a stretto contatto con loro, e per evitarli in natura bisogna farsi sentire facendo rumore o chiacchierando a voce alta. Cosa di meglio allora di cantare a squarciagola, dalla tenda, “Certe notti” di Ligabue, “6,6,6” dei Litfiba e “Stupendo” di Vasco Rossi? L’etologia insegna che gli orsi non sono entrati in tenda perché avvertita la presenza dell’uomo, famigliari e amici sono concordi nel fatto che sono scappati a rotta di collo a causa della mio canto non molto intonato (o meglio, sostengono che sia stonato come una campana)!
 |
Lasciata Anchorage entro nella penisola Kenai
|
 |
E subito è uno spettacolo di montagne, ghiacciai, laghi e foreste |
 |
Altri panorami lungo la strada da Anchorage e Seward |
 |
Capra delle nevi
|
 |
Ghiacciai che raggiungono il mare visti dal traghetto che da Seward porta a Valdez (Area del Prince William Sound)
|
 |
Ogni tanto, specie quando ci si distrae, si staccano dai ghiacciai grossi pezzi di ghiaccio (questa volta ce l'ho fatta a fotografare l'evento!)
|
 |
Lontre di mare |
 |
e balene! |
 |
Il Prince William Sound
|
 |
La strada che da Valdez, sulla costa, porta a Fairbanks |
 |
Appena la strada sale si incontrano ghiacciai |
 |
In cima al Thompson Pass (non particolarmente alto, circa 800 m., ma a rischio di tempo terribile) |
 |
Fantastico!!!! Questo è il tratto di Richardson Highway che attraversa il Wrangell-St. Elias N.P. fino a Chitina
|
 |
Trekking sui monti St. Elias |
 |
Godiamoci un pó di sole "into the wild" |
 |
E, visto che continua il sole, asciughiamo tutta l'attrezzatura! |
 |
Torrente pieno di salmoni |
 |
e di rudi pescatori dell'Alaska
|
 |
L'inizio della Denali Highway, la vecchia strada che conduceva al parco Denali, ora abbandonata perché completamente sterrata e senza punti d'appoggio (per 210 km) |
 |
Panorami lungo la Denali Highway |
 |
Caribù |
 |
Incontro molto ravvicinato con alce femmina |
 |
Fiumi e foreste vicino al Denali
|
 |
E adesso: in bici nel parco nazionale Denali! Il parco con la più alta concentrazione di grizzlies negli USA... |
 |
L'incredibile strada che attraversa il Denali National Park con il monte omonimo ( monte Mc Kinley) sullo sfondo |
 |
Una rara visione del monte Denali (o Mc Kinley)sgombro da nuvole
|
 |
Stupendi panorami all'interno del Parco |
 |
Con tanto di orsi che passano! |
 |
Mamma grizzly con cuccioli |
 |
Ad un certo punto nel Denali ho visto un pulmann di turisti fermarsi
per fotografare qualcosa. Pensando che fosse qualche animale mi sono avvicinato
, per accorgermi che ero io, cicloturista solitario e fradicio,
ad essere il soggetto delle loro attenzioni.... |
 |
All'interno del Denali National Park.
Oltre agli accorgimenti insegnatimi dai rangers per evitare incontri con gli orsi,
ho pensato di utilizzare anche "metodi" italiani! |
Nessun commento:
Posta un commento